La musica è un elemento fondamentale nello svolgimento di una cerimonia. Ci sono momenti che vengono sottolineati con un sottofondo musicale e altri che vengono accompagnati. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarvi a scegliere la musica della vostra cerimonia, in fondo trovate anche playlist italiane ed internazionali di brani adatti alle cerimonie in location.
C’è una regola molto importante da considerare quando si parla della musica per la cerimonia: Deve assolutamente essere affine ai vostri gusti! Non esiste infatti un genere più adatto di altri e tutti possono proporre pezzi usabili nella vostra cerimonia. Non fate poi l’errore di confondere il genere con l’arrangiamento, è infatti possibile sia arrangiare pezzi rock e metal per essere suonati con strumenti classici, che arrangiare pezzi classici per essere suonati con strumenti moderni. Se cercate su youtube potete trovare un’infinità di esempi di arrangiamenti reinventati. Usare lo stesso stile per tutte le musiche è certamente utile a dare continuità ed armonia a tutta la cerimonia, non è comunque indispensabile e generi diversi possono coesistere senza problemi nella vostra cerimonia.
A differenza del genere, sui brani occorre fare attenzione ai testi. Gran parte delle canzoni d’amore esistenti sul panorama internazionale parlano di sofferenza per amore. Molto spesso i testi delle canzoni non vengono ascoltati attentamente (forse è una mia deviazione professionale di celebrante particolarmente attenta al significato delle parole), ma voi siete proprio sicuri di voler associare al vostro matrimonio, una canzone con un testo che parla di amori finiti e di disperazione? Quando pensate che un brano possa fare per voi, leggetene il testo (o la traduzione) per sapere di cosa parla (basta cercare su google “testo + titolo canzone”, o “traduzione + titolo canzone”), chiedetevi se sia giusto per le vostre nozze e, se la risposta è si, aggiungetelo allo vostra lista!
Una delle scelte più importanti quando si parla di musica durante la cerimonia, è quella in cui scegliere se affidarsi ad un DJ o alla musica dal vivo. Entrambe le scelte hanno pregi e difetti, ed entrambe impatteranno anche sulle altre opzioni in tema di musica. Assicuratevi quindi di aver valutato anche gli altri punti prima di scegliere!
Nell’immaginario collettivo durante la cerimonia suona un quartetto d’archi, piuttosto che un violino o un’arpa, ma anche l’uso di artisti o band con strumenti meno classici va benissimo, una chitarra elettrica è in grado di dare energia e pathos a qualsiasi pezzo, una cornamusa può trasportarti in altre epoche e luoghi, ed in genere qualsiasi strumento è in grado di dare la sua personalità alle musiche che sceglierete. La musica dal vivo è una scelta senz’altro di grande effetto, anche scenico, e consentirà arrangiamenti strumentali per qualsiasi brano, rendendoli così usabili anche come sottofondo per una lettura o per le vostre promesse e saprà dare continuità ai momenti musicati. Dall’altro lato della medaglia c’è la necessità di adeguarsi al repertorio offerto dal musicista o dai musicisti ingaggiati
Il DJ è colui che anima le feste, mixando brani diversi in modo che ci sia continuità ed eliminando i tempi morti. Queste caratteristiche non sono però utili alla cerimonia.
Ciò che invece torna senz’altro utile, è la possibilità di spaziare su qualsiasi brano e trovare la versione più adatta di quella canzone che per voi significa molto. Con un DJ non avrete limiti di repertorio.
In qualsiasi caso sarà in grado di offrire intrattenimento musicale (e a volte anche di tipo diverso) in tutti i momenti della giornata, diventa quindi una scelta economicamente più facile da ammortizzare.
Inoltre è più facile che un DJ sappia fornirvi il service audio (ne parleremo poi).
Sia nel caso scegliate la musica dal vivo che nel caso di DJ, cercate di scegliere qualcuno che sia affine al genere che volete usare.
Il Service Audio fa riferimento a tutto ciò che riguarda l’acustica, dagli impianti di amplificazione ai microfoni al mixer con tutta l’attrezzatura che ne concerne. Una delle caratteristiche da non sottovalutare, è la capacità di offrire amplificazione e musica mixati in un unico impianto. Non è scontato che sia possibile, quindi informatevi! Noi possiamo mettere a disposizione una cassa da 600W con mixer incorporato e diversi microfoni, abbiamo quindi una certa indipendenza, ma altri colleghi non sono ugualmente equippaggiati e la mancanza di service audio potrebbe portare a spese impreviste.
Ci sono diverse agenzie che offrono svariati DJ e musicisti, a volte offrono anche altri servizi di intrattenimento come prestigiatori, animatori o celebranti stessi (NDR: il celebrante NON è un intrattenitore, diffidate da chi lo vende come tale). Hanno l’indubbia utilità di poter fare da unico punto di contatto per diversi servizi, ma purtroppo non tutti sono in grado di garantire la qualità e la professionalità delle persone che collaborano con loro. Non è un problema rivolgersi ad esse, ma fatelo sempre con un occhio critico: valutate la persona che vi verrà mandata non la persona che vi sta vendendo il servizio ed evitate di firmare contratti al buio senza incontrare la persona che effettivamente sarà al vostro matrimonio.
E’ spesso una sorpresa per le coppie, ma la SIAE è una tassa sempre dovuta e, nel caso di matrimoni, anche piuttosto onerosa. Non sta né alla location né a chi suona occuparsene (per quanto lo può fare in vostra delega), ma solo a voi in qualità di organizzatori, e a voi saranno intestate eventuali multe (molto salate) nel caso non venga corrisposta. L’importo cambia a seconda che partecipino più o meno di 200 persone, e che la musica sia dal vivo o registrata (va dai 256€ an 548€), cosultate il sito ufficiale della SIAE per maggiori informazioni. A chi suona spetta la compilazione del borderò, una tabella sulla quale compilare l’elenco dei brani riprodotti ed usato per la distribuzione dei diritti d’autore.
Quali sono i momenti della cerimonia su cui si usa la musica? Possono essere diversi, possono esserci tutti o solo alcuni, dipenderà anche dalla scaletta della vostra cerimonia. Vediamo i più comuni.
Uno dei momenti più tipici, esiste sia nelle cerimonie laiche che in quelle religiose. L’ingresso degli sposi può essere fatto insieme o separatamente, uno dietro l’altro o in momenti separati, quindi a seconda di come verrà strutturato potrebbero venire usati uno o due pezzi; nel caso di due brani, selezionate canzoni che siano rappresentative per i due individui. Quelle più gettonate sono le 4 marce nuziali (Richard Wagner, Felix Mendelssohn, Edward Elgar, Johann Pachelbel), sia nelle versioni classiche che riarrangiate, ma vanno benissimo anche brani contemporanei, è uno dei momenti dove ci si può sbizzarrire di più con le musiche. La musica dell’ingresso può anche essere lasciata andare e durare più di altri momenti, ed essendo un momento silenzioso potete scegliere brani cantati. Se lo desiderate, potete anche pensare ad una coreografia danzante per rendere il vostro ingresso ancora più d’effetto.
Se farete lo scambio delle fedi, potrete farle entrare insieme a voi o in un momento diverso, appena prima dello scambio vero e proprio; solitamente vengono portate da bambini (paggetti e damigelle) o dai testimoni. Sarà di breve durata (qualche secondo) perchè accompagnerà solo la camminata senza eccessive lungaggini prima e dopo.
Il momento delle firme (sia dell’atto che di un eventuale attestato simbolico) sarà silenzioso, quindi avere una musica è utile a non far annoiare gli ospiti. Breve ma non troppo (meno di un minuto), qui potete usare anche brani cantati. Nel caso di firme durante il rito civile autentico, accertatevi che l’ufficiale di stato civile sia d’accordo.
Per “rito” intendiamo un singolo atto rappresentativo (date un’occhiata al nostro articolo se non sapete di cosa si tratta). L’esecuzione dei riti può essere intervallata da momenti di silenzio, tuttavia prevedono anche gestualità di grande impatto visivo, il rischio di noia durante la loro esecuzione è quasi nullo. Tuttavia una musica di sottofondo può essere utile a sottolinearne la solennità. A seconda di come viene strutturato il rito, potranno esserci momenti di silenzio più o meno dilatati, ma è sempre accompagnato da un testo che ne descrive le simbologie quindi si deve avere l’accortezza di non usare brani cantati.
Le letture sono momenti di coinvolgimento di testimoni, parenti o altri ospiti che intervengono nella cerimonia leggendo qualcosa. Che siano letture personali (scritte dalla persona che esegue la lettura), brani di prosa o poesie, l’accompagnamento dovrà essere senza cantato e molto leggero, considerando che non tutte le persone hanno dimestichezza né a parlare di fronte ad un pubblico né con un microfono.
E’ il brano finale, che chiude la cerimonia e dà il via ai festeggiamenti. Largo quindi a musiche energiche che ci traghettino verso l’aperitivo e la festa! Cercate di scegliere brani con una partenza immediata, se un brano parte lento rischia di essere di poco impatto. Potrà andare poi fino alla fine, facendo da apripista all’intrattenimento musicale durante l’aperitivo.