Le origini del Rito della Sabbia sarebbero molto antiche anche se non ben chiare. Potrebbero risalire alle tribù nativo-americane oppure, secondo alcuni, a quelle hawaiane. Entrambi popoli che, date le zone in cui vivevano (praterie o direttamente sul mare) erano consoni svolgere celebrazioni su terreni sabbiosi e che consideravano la sabbia stessa parte integrante della loro vita, quindi la migliore rappresentazione delle loro “anime”.
E’ il rito più conosciuto, richiesto e celebrato ma anche il più rappresentativo dell’unione fra due individualità distinte.
Ognuno degli sposi ha un vasetto contenente della sabbia colorata (un colore ciascuno) che, durante il rito, verrà versata in un contenitore più grande. Ogni colore rappresenta l’individualità degli sposi mentre, il vaso più grande, rappresenta la nuova famiglia che si sta formando. Versandole contemporaneamente, le sabbie si andranno a mischiare indissolubilmente creando la perfetta rappresentazione di due vite che uniscono per sempre.
E’ anche un rito molto versatile, facilmente ampliabile coinvolgendo più persone, usato, perciò, molto spesso da coppie con figli creando, in questo modo, un Rito per la Famiglia.