Cerimoniere, celebrante, officiante… Come si chiama chi celebra?

Glossario dei termini errati e corretti

Come si chiama colui o colei che celebra una cerimonia? Continuo a vedere molta confusione a riguardo, purtroppo spesso anche da parte degli addetti ai lavori.
Facciamo un po' di chiarezza perché, chiamare le cose con il proprio nome, è il primo passo per poterle comprendere.

Celebrante

É il termine corretto, letteralmente vuol dire “chi celebra”, che è presumibilmente ciò che state cercando. E’ un ruolo che non si ferma alla sola celebrazione: il compito più importante di una celebrante viene prima, ed è il saper dare corpo alle personalità ed alle storie di chi viene celebrato (sia per un matrimonio che per un benvenuto o un commiato) in un testo denso di significato, capace di rendere partecipi gli ospiti, inquadrandolo in un cerimoniale che sia adeguato al contesto ed alle esigenze degli sposi.

Officiante

Sinonimo di celebrante, ugualmente valido.

Cerimoniere

É un termine esistente e spesso usato impropriamente come sinonimo di celebrante, probabilmente non è quello che state cercando.
Il cerimoniere non scrive nè celebra ma è chi si occupa di far osservare le norme del cerimoniale, viene anche chiamato "Maestro di cerimonie". E' una figura presente in ambiti monarchici o cavallereschi: avrete sentito parlare del "cerimoniere di corte", colui che spiega come comportarsi nel caso ci si trovi al cospetto di un sovrano. E' presente anche in ambito religioso, unico caso in cui un cerimoniere può ricoprire anche il ruolo di celebrante.

Cerimoniante

Non esiste sul vocabolario quindi non ha alcun significato e, di norma usato da chi non conosce questa figura.

Sindaco o ufficiale di stato civile

Il sindaco, naturalmente, è l’autorità che può dichiararvi ufficialmente marito e moglie e può delegare altri cittadini italiani a farlo, in entrambi i casi, è possibile solo in case comunali ( per approfondire).
L’ufficiale di stato civile è il sindaco o la persona delegata, quindi può anche essere la celebrante scelta.
Il sindaco, però, non è un celebrante. E’ semplicemente un ruolo diverso, non può avere né il tempo né la formazione per fare ciò che fa una celebrante.
La differenza tra un sindaco ed una celebrante, è quella che c’è tra una lettura di un atto burocratico ed una cerimonia emozionante e personale, è la differenza che c’è tra 5 minuti di ospiti annoiati e 40 minuti di ospiti partecipi ed emozionati, c’è un abisso.
Non voglio sminuire il valore di quegli atti, sono il motivo per cui ci si sposa ma, paragonare ciò che fa un sindaco con ciò che fa una celebrante, è come paragonare il lavoro di un fotografo professionista con quello di uno zio che fa le foto con il suo vecchio cellulare.

Sacerdote, sacerdotessa, prete…

Sono ministri di culto, dediti ad una particolare religione. Il percorso da fare per diventarlo cambia da religione a religione, non tutte le confessioni hanno una gerarchia predefinita ed un percorso preciso.
Possono celebrare matrimoni religiosi che abbiano anche valore legale nel caso esistano accordi con lo stato italiano (come esistono, ad esempio, per la chiesa cattolica).

Druido

I druidi sono sacerdoti celtici. Quella druidica è una religione neo-pagana politeista (venerazione di più divinità), per quanto molti ne diano un’accezione più panteista (concetto secondo cui Dio è tutto, è l’universo).
Su questo vorrei fare una precisazione: a volte mi viene chiesto se faccio il rito celtico, la risposta può essere sia si che no ed io voglio essere chiara.
Io creo cerimonie personali e posso prendere ispirazione dal rito celtico, dalla sua spiritualità e dal forte legame con la natura ma non sono né una druida né una sacerdotessa e non professo alcuna religione.
Se siete veri seguaci del druidismo, io non faccio per voi e vi conviene cercare un druido, se invece vi sentite affini alla sua spiritualità ma volete una cerimonia che sia costruita su di voi invece che sulle divinità celtiche, allora la mia potrebbe essere la soluzione più affine alle vostre esigenze.

Attore

Finti sindaci, finti preti, comparse… esistono diverse offerte per questo tipo di figure, l’unica che non mi è ancora capitato di vedere è quella dei finti sposi, ma non escludo che ce ne siano.
Chiunque stia interpretando un ruolo lo fa perché quel ruolo non gli appartiene. Gli attori non sono celebranti e la finzione non può essere contemplata in un matrimonio. Ne parlo ampiamente in questo articolo.

Intrattenitori e performer

Intrattenere è certamente un’arte, serve spontaneità e spirito di improvvisazione, capacità di sapere leggere le situazioni e le persone in modo da poterle coinvolgere nelle proprie attività, un lavoro difficile e non adatto a tutti.
Le qualità che fanno un buon intrattenitore, però, non sono utili (o possono essere addirittura avverse) al mondo delle celebrazioni. Una cerimonia strutturata richiede pianificazione e preparazione più che capacità di improvvisazione, per raccontare la storia degli sposi e le loro personalità serve la capacità di analizzare il significato più profondo delle cose più che di reazione immediata.
Inoltre, il doppio ruolo può essere molto disorientante per i vostri ospiti; accorgersi che la cerimonia viene officiata da una persona che, di norma (anche in altri matrimoni o contesti), fa qualcosa di così diverso rispetto a quanto si sta vedendo in quel momento può far dubitare dell’autenticità della cerimonia e farla bollare come una recita teatrale.

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